Il Giro d'Italia torna a Gorizia!

Pubblicato il 23 maggio 2025 alle ore 23:03

Paolo NANUT

Domani sabato 24 maggio, si svolgerà la tappa Treviso-Gorizia di 186 chilometri; sarà la quattordicesima di questa edizione del Giro e essendo pianeggiante sarà adatta a un arrivo in volata sul traguardo posto alla Transalpina dopo un circuito transfrontaliero. Il prestigioso appuntamento è stato presentato al teatro comunale di Cormons lo scorso mese di marzo, in un'affollatissima serata che ha visto come ospite d'onore l'ex campione Giuseppe Saronni, fra l'altro involontario protagonista proprio di un "fattaccio" goriziano avvenuto nel 1983: prima della cronometro finale del Giro, la Gorizia-Udine, un massaggiatore della squadra dell'allora rivale Roberto Visentini, tentò di corrompere un cameriere dell'Hotel Internazionale dove alloggiava la Del Tongo Colnago di Saronni che capeggiava la classifica chiedendogli di versare nella sua pietanza il Guttalax.

Tornando alla tappa di domani si può prevedere senz'altro un bagno di folla anche in considerazione del fatto che, assente il fuoriclasse Tadej Pogačar (che come Vingegaard, si concentrerà su Tour de France e Vuelta spagnola),  a partire favorito sarà l'altra gloria nazionale slovena Primož Roglič, ormai 35enne ma ancora molto competitivo, già trionfatore del Giro nel 2023.

Come detto, si tratterà della classica "tappa di trasferimento" prima della Fiume Veneto-Asiago del giorno successivo che potrebbe ridisegnare la classifica in virtù dell'impegnativo dislivello di 3900 metri. Probabile quindi una volatona del gruppo compatto a meno che non vada in porto la fuga di un pugno di corridori non in lotta per la classifica, oppure un colpo di mano negli ultimi chilometri di un "finisseur" alla Moreno Argentin, autore di un successo solitario in Piazza Vittoria nel 1983, quando anticipò tutti scattando sulla breve rampa di via Aquileia per involarsi verso il traguardo.

I corridori, dopo aver attraversato la pianura veneta e la Bassa friulana, arriveranno nel territorio del Collio-Brda prima di cimentarsi nel circuito finale di quasi quattordici chilometri che abbraccerà le due città capitali europee della cultura: la carovana sconfinerà a Plessiva per poi attraversare Medana, Castel Dobra, San Martino, Quisca e Hum, per poi tornare in Italia a San Floriano fino alla Transalpina, simbolo di amicizia fra i due Paesi.

Va ricordato che l'ultima tappa del Giro che si concluse a Gorizia (partenza da Grado) ebbe luogo nel 2021 e a vincerla fu il belga Campenaerts, mentre per quel che riguarda la Slovenia ci fu un primo arrivo quando era ancora Jugoslavia (fu nel 1971 con la Bibione-Lubiana, che attraversò anche Gorizia, vincitore lo svedese Petterson) mentre nel 1994 fu la volta della Bibione-Kranj, vinta da Andrea Ferrigato davanti al russo Berzin che poi vinse la classifica finale.

La tappa di domani verrà impreziosita dall'attraversamento dei cieli da parte della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Si può facilmente immaginare la risonanza mediatica dell'evento, in grado di offrire grande spettacolo sia al pubblico che accompagnerà ai lati della strada i corridori sia a quello che assisterà in televisione grazie alle quaranta emittenti televisive di tutto il mondo e con oltre 700 milioni di telespettatori. Senza contare le ampie ricadute economiche sul territorio. La tappa avrà un replay il 29 giugno quando in piazza Vittoria ci sarà l'arrivo del campionato italiano alla fine di ben 240 chilometri con partenza da San Vito al Tagliamento. Il percorso porterà i corridori più volte ad affrontare la salita di San Floriano e il Calvario.

PS: ringraziamo l'autore per questo che è sostanzialmente un estratto dall'articolo pubblicato sul numero 3/2025 di Gorizia News&Views

foto Pierpaolo Martina scattata a Corona il 23 maggio 2021, in occasione del passaggio del Giro d'Italia, tappa Grado-Gorizia

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.