Cosa fare a questo punto?

Dopo le ferme prese di posizione del corpo docenti e delle famiglie degli studenti sia del Cossar-Da Vinci che del Galilei Fermi Pacassi, ora cosa succederà? A chi credere adesso?

Già ad aprile, constatato che il  38% di chi aveva partecipato al nostro questionario sul progetto del campus scolastico aveva dichiarato di non essere al corrente della volontà di trasferire Galilei Fermi Pacassi e (allora) Slataper in via Vittorio Veneto al posto del vecchio Ospedale civile,e che  il 48,4% si era detto contrario alla proposta di spostamento delle scuole al posto dell'ex Ospedale civile, ci chiedevamo: "E' davvero un progetto condiviso?"

La risposta oggi è evidente se queste sono le posizioni ufficiali .

Al di là di quelle che possono essere convinzioni personali, è bene precisare che l’associazione Gorizia Attiva non è contraria di principio al progetto del cd Campus scolastico.

Semplicemente si è constatato che su una progettualità così rilevante finanziariamente e impattante per la città sotto numerosi aspetti, è mancata una vera condivisione del progetto e soprattutto una seria riflessione sulle possibili alternative basata su oggettive evidenze documentali. 

E' nata così, agli inizi di questo 2024, l'idea del questionario che alcuni ragazzi dei poli liceali hanno predisposto e al quale hanno partecipato 1.256 persone. Ancora oggi risulta l'unico tentativo di coinvolgere gli utenti e i portatori di interesse.

A questo punto non resta che ascoltare i portatori di interesse. Certo avremmo preferito una collocazione diversa e che risolvesse almeno qualche problema invece che causarne di ulteriori e sparpagliati per la città, tuttavia se proprio si deve fare almeno che il Comune eserciti il suo ruolo (non EDR che realizza e non la Regione che finanzia) dimostrando di aver preso coscienza del quadro complessivo e degli interventi che andranno eseguiti nei prossimi dieci anni. Soprattutto dimostri di essere consapevole di cosa significa aprire un cantiere così grande e complesso a fianco dei lavori per il Sanatorio e alle porte del 2025.