Pierpaolo MARTINA
In queste settimane tutti parlano del temuto nuovo ridimensionamento del nostro ospedale, il San Giovanni di Dio, e può essere utile fare un passo indietro e ricordare cos'era il vecchio Ospedale civile per tenere conto di quanto nel tempo si è perso.
Provo a ricordare alcune tappe storiche.
Con il DPGR (Decreto del Presidente della Giunta regionale) n. 39 del 10 aprile 1969, veniva dichiarato ente ospedaliero l'Ospedale generale provinciale "Vittorio Emanuele III" con sede in Gorizia.
Con il DPGR n. 278 del 23 gennaio 1971, analogamente si disponeva per l'Ospedale specializzato pneumologico regionale "Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta".
Il 26 novembre 1973, la Giunta regionale deliberava la fusione dell'Ospedale specializzato pneumologico regionale "Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta" nell'Ospedale generale provinciale "Vittorio Emanuele III". Successivamente veniva adottato il DPGR 13 dicembre 1973 n. 303 alla cui data il Vittorio Emanuele III aveva 736 posti letto mentre l'Emanuele Filiberto di Savoia ne contava 240; il grande ente ospedaliero goriziano aveva dunque ben 976 posti letto (per capirsi: oggi solo il Santa Maria della Misericordia di Udine supera questa dimensione). Altri tempi e altri modi di approcciare le patologie ma in ogni caso è un dato significativo se oggi siamo attorno ai 250 posti letto.
Nell'agosto 1976 la Giunta regionale, autorizzando una ristrutturazione dei servizi e degli organici dell'Ospedale Civile di Gorizia, porta a 868 i posti letto, così ripartiti:
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