Simone MARTINA
Oggi apprendiamo dalla stampa che a Gorizia si è registrata una perdita del 34% delle attività commerciali negli ultimi 12 anni. Questo dato non è solo preoccupante, ma profondamente deludente. Si parla di fatti concreti, dati che non possono essere ignorati e che riflettono una carenza tangibile che chi vive a Gorizia conosce bene. Basta osservare con i propri occhi la trascuratezza della città, priva di iniziative commerciali e imprenditoriali che sarebbero fondamentali per il rilancio di Gorizia.
Un fenomeno che colpisce soprattutto i centri storici, mentre le periferie sembrano mantenersi più stabili. La diffusione dei grandi centri commerciali ha portato con sé sia vantaggi che svantaggi. Da un lato, sono luoghi pratici e comodi, frequentati da famiglie e giovani, ma dall'altro, hanno contribuito alla desertificazione non solo del commercio, ma anche della vivibilità delle città e dei loro centri storici.
I centri commerciali sono diventati luogo d’incontro per i giovani, una cosa che può suscitare, per chi ha una età più matura, tristezza. Pensando al tempo passato all'aria aperta, nelle piazze e nelle strade, un clima più familiare che oggi non rientra forse nelle abitudini dei giovani ragazzi che sono portati a socializzare diversamente. Tuttavia, oggi il centro commerciale è un luogo frequentato da famiglie intere perché pratico e comodo. Un luogo dove lo shopping si concentra in soli pochi metri e dove si può trovare subito un parcheggio sicuro.
Eppure, i centri storici potrebbero avere tutto ciò che oggi ha un centro commerciale, con in più l’aria aperta, il sole e una realtà più accogliente e meno artificiale. Non è raro notare che nei centri commerciali si riproducano villaggi o piazze delle nostre città, un tentativo di catturare quell'atmosfera unica e autentica che i centri storici offrono naturalmente. Quei centri storici che un tempo erano pieni di vita, relazioni sociali e un’atmosfera familiare, potrebbero essere il fulcro di una realtà più accogliente, un’alternativa all'impersonalità dei centri commerciali.
Non è vero che Gorizia manca di persone che abbiano a cuore il suo futuro. I nostri artigiani, le piccole realtà, sono ancora presenti e costituiscono una ricchezza straordinaria. Il problema sta forse nell'assenza di una visione concreta, di azioni mirate che possano rendere Gorizia una città vibrante, piena di vita e commercio. Una città capace di tornare a essere ciò che era nel XIX secolo: un centro commerciale e industriale di grande rilievo. La posizione geografica di Gorizia rappresenta un enorme vantaggio che non possiamo permetterci di ignorare.
È tempo di riflettere e agire. Senza commercio di vicinato, non c’è comunità. Senza una comunità viva e attiva, non c’è Gorizia.
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