Gaia CERNIC
Il dibattito sul presunto spopolamento giovanile a Gorizia continua a suscitare interesse e riflessioni. Nonostante l'impressione di una città silenziosa, i giovani sono presenti e attivi, alla ricerca di nuove modalità per socializzare.
La loro voglia di partecipare è palpabile, come dimostra il successo della manifestazione "Gusti di Frontiera" che attira numerosi ragazzi in cerca di divertimento e connessione.
Analogamente anche nel panorama culturale, si può notare la partecipazione attiva ad esempio al festival “èStoria”, che registra una significativa affluenza giovanile.
Questo contesto solleva interrogativi su come Gorizia possa ampliare le proprie opportunità di socializzazione per i giovani.
Quali iniziative potrebbero stimolare un coinvolgimento più attivo? In che modo la città potrebbe diventare un luogo in cui i giovani si sentano realmente valorizzati?
È possibile che le realtà locali manchino dello stimolo necessario a promuovere eventi, forse a causa di un supporto insufficiente?
Affrontare queste domande potrebbe avviare un dialogo costruttivo comune, per risvegliare Gorizia, e riportarla alla città vivace e accogliente che è stata e che merita di essere.
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Commenti
Cara Gaia,
hai toccato un punto cruciale e condivido pienamente le tue riflessioni. Gorizia ha un potenziale enorme per attrarre e coinvolgere i giovani, ma è evidente che serve un cambio di paradigma nell'approccio dell'amministrazione. La mancanza di un rappresentante diretto della movida giovanile potrebbe effettivamente limitare la capacità di ascoltare e rispondere alle esigenze di questa fascia di popolazione.
La creazione di eventi mirati, spazi di incontro e iniziative che valorizzino le idee e i talenti dei giovani potrebbe fare la differenza. Inoltre, un dialogo aperto tra l'amministrazione e le realtà locali già attive nel settore giovanile sarebbe fondamentale per sviluppare strategie efficaci e sostenibili.
È importante non cadere nel trappolone della critica sterile, ma piuttosto cercare di costruire un'alleanza tra le diverse parti interessate. Con la collaborazione giusta, Gorizia potrebbe trasformarsi in un laboratorio di idee fresche e innovative, capace di attrarre non solo i giovani del posto, ma anche quelli provenienti da altre realtà.
Spero che il nostro impegno e la nostra voce possano contribuire a far risuonare questa necessità di cambiamento e a stimolare una nuova visione per il futuro della nostra città.
Un caro saluto,
Simone Martina
Simone accenna alla mancanza di una rappresentanza della "movida giovanile". Mi chiedo se I Consigli di Quartiere (di cui si discuterà e non si sa bene cosa fare) non potrebbero diventare il luogo in cui dare voce e rappresentanza ai giovani dei rioni